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Foro

Il Foro, dal latino forum, era il centro civile delle città romane. In età più antica, era destinato ai mercati e sorgeva lungo le principali vie di comunicazione. Tuttavia, dal periodo repubblicano in poi, il Foro divenne lo spazio destinato alle attività politiche, amministrative, commerciali e religiose della città. Questo luogo, che fungeva da isola pedonale, era interdetto al traffico dei carri.
La sua struttura era organizzata attorno a uno spazio centrale scoperto, circondato su tre lati da un porticato a due piani con colonne. Nel piano inferiore, le colonne erano in tufo di ordine dorico, mentre in quello superiore erano di ordine ionico, anche se nel corso del tempo furono progressivamente sostituite da colonne in travertino.
Il lato nord del Foro terminava con il tempio di Giove Capitolino, ai cui lati si ergevano due archi onorari. Sul lato sud, invece, erano disposti gli edifici destinati agli organi amministrativi della città.
La Basilica era l’edificio più rappresentativo del Foro. Qui si amministrava la giustizia, ma soprattutto era il luogo in cui ci si incontrava per discutere degli avvenimenti del giorno. Lungo i due lati lunghi del Foro, est ed ovest, si disponevano templi ed edifici commerciali. In particolare, c’erano il mercato della frutta e delle verdure, conosciuto come Foro olitorio, e quello delle carni e dei pesci: il Macello.