Strumenti di accessibilità

Skip to main content

Piazza San Marco

Quando fu costruita l’attuale basilica, l’acqua della laguna penetrava verso la Piazza attraverso una darsena, fino a lambire la chiesa e il campanile. Un rio divideva la chiesa dal palazzo ducale che risultava così tutto circondato dall’acqua come un castello. La piazza era assai piccola ma durante il dogado di Sebastiano Ziani (1102-1178), trentanovesimo Doge della Repubblica, la darsena davanti al Palazzo Ducale fu interrata ricavando l’attuale Piazzetta San Marco. La chiesa di San Geminiano fu spostata al limite della nuova piazza San Marco e furono collocate sul Molo, a simboleggiare una porta di accesso dal mare, due grandi colonne di granito, provenienti da Costantinopoli. Sopra una colonna fu posto il leone alato simbolo di San Marco e sull’altra fu collocata la statua di San Teodoro, primo patrono di Venezia. La Piazza risultò più che raddoppiata in lunghezza grazie anche all’inclusione dell’orto donato dalle monache di San Zaccaria. Nel 1807, durante la dominazione napoleonica, fu demolita la chiesa di San Geminiano e costruita l’Ala Napoleonica detta anche Palazzo Reale o Procuratie Nuovissime, dando al complesso dell’area l’aspetto definitivo.