Anfiteatro Flavio
Meglio conosciuto come Colosseo, è ancora oggi l’Anfiteatro più grande al mondo. Fu costruito nella Valle della Velia, tra i colli Palatino, Esquilino e Celio, su un’area precedentemente occupata dal laghetto artificiale appartenente alla Domus Aurea di Nerone. La sua edificazione iniziò nel 70 d.C. per volere di Tito Flavio Vespasiano e si concluse nell’80 d.C. sotto il governo di suo figlio Tito.
Destinato a ospitare spettacoli pubblici, il Colosseo accoglieva combattimenti gladiatori (munera), simulazioni di caccia con animali feroci ed esotici (venationes) e persino battaglie navali (naumachie).
La sua struttura monumentale si articola su quattro ordini architettonici sovrapposti. Nell’ultimo livello erano presenti supporti in muratura e legno per sostenere un immenso telone, il velarium, che serviva a proteggere gli spettatori dal sole e dalla pioggia.
Nel 438 d.C., l’imperatore Valentiniano III abolì i giochi, segnando l’inizio di un lento declino dell’anfiteatro. Durante il Medioevo e il Rinascimento, il Colosseo fu utilizzato come cava di materiali, alcuni dei quali impiegati persino nella costruzione della Basilica di San Pietro. Fu anche adibito a ricovero per animali, laboratori artigianali e persino abitazioni.