Abbazia di San Giorgio Maggiore
L’Isola di San Giorgio Maggiore: storia, arte e spiritualità
L’Isola di San Giorgio Maggiore, situata di fronte alla celebre Piazza San Marco a Venezia, è uno scrigno di storia, arte e spiritualità. Le prime testimonianze documentate risalgono all’epoca romana, ma è nell’VIII secolo che si segnala la costruzione della prima chiesa in legno intitolata a San Giorgio, circondata da vigneti e da un bosco di cipressi.
Il Doge Tribuno Memmo, riconoscendone il valore spirituale, ne fece dono al monaco benedettino Giovanni Morosini, il quale avviò una vasta opera di bonifica e fondò un monastero con ampi orti e rigogliosi giardini, divenendone il primo abate. Questo primo complesso abbaziale venne distrutto nel 1223 da un terremoto, ma fu più volte riedificato nel corso dei secoli, fino all’imponente e definitivo progetto affidato all’architetto Andrea Palladio, tra i più influenti del Rinascimento. Dopo la sua morte, i lavori furono completati da Simone Sorella. L’attuale campanile, costruito nel 1791 in sostituzione di quello originario crollato, si erge imponente sull’isola, offrendo una vista panoramica mozzafiato sulla laguna e su Venezia. Nel tempo, l’isola è diventata un luogo di espressione artistica di architetti, pittori e mecenati.